martedì 27 maggio 2008

il contesto! compito numero....NON LO RICORDO!

Il mio rapporto con la matematica , devo ammetterlo non è stato mai dei migliori,forse perchè è stata sempre una materia che ho visto in maniera meccanica, come tanti esercizi da fare in continuazione senza saperne l'utilità pratica. Devo però ammettere che al liceo il mio caro prof di matematica ha sempre cercato di insegnarmi il contrario. Lui ha cercato sempre di farci capire come la matematica fosse un vero e proprio linguaggio, un lente diversa attraverso cui guardare il mondo, non ha mai voluto impartirci concetti senza un contesto che gli stesse dietro e devo dire che alla fine le ore che passavo a fare quella materia erano quasi divertenti( anche se i risultati erano il contrario). Mi ricordo che secondo lui c'era uno stretto legame tra la matematica e la filosofia e ha cercato sempre di infonderci questa sua credenza. A lui non interessava il risultato di un esercizio ma il riuscire a spiegare a parole come ci si era arrivati e non con una sfilza di passaggi che non erano altro che una valanga di numeri; il più delle volte infatti prendevano molto di più quelli che avevano spiegato ogni passaggio sbagliando il risultato che quelli che avevano fatto il contrario. Penso che se avessi imparato la matematica come una sfilza di equazioni e di numeri messi lì l'avrei rimossa molto volentieri e ora non sarei qui a scrivere quello che invece il mio professore è riuscito a lasciarmi.Penso che la matematica come ogni altra materia debba essere insegnata in maniera da saperla collegare al contesto in cui ci troviamo e non in maniera astratta come spesso si fa perchè credo che in questa maniera sarebbe di sicuro più apprezzata e forse la gente non la rimuoverebbe dalla proprio mente ma cercherebbe di applicarla!

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