venerdì 30 maggio 2008

CIOè,CHIUNQUE ABBIA MESSO COME CURSORE IL CICCHINO ACCESO è DA AMMIRAREE
TI STIMOO
CIAU BELLONE! KATAA

giovedì 29 maggio 2008

COMPITO 6. "I care"

"La terapia del Sorriso si basa su effetti benefici psicologici e biologici del riso.Questo tipo di cura nesce negli Stati Uniti verso il 1986 e il tutto si basa sulla convinzione di usare la risate come una specie di medicina".(info @ www.tristeabile.it).
E i ragazzi protagonisti del seminario "I care" lo hanno dimostrato.Anche io sono convinta che un sorriso scaccia via tanti dei "mostri" che una persona si porta dietro.Provo immensa ammirazione per coloro che dedicano parte del loro tempo,come i ragazzi di "Mi illumino di immenso" a persone e a bambini malati che hanno bisogno di una distrazione,di non pensare a ciò che stanno passando e di ridere,o meglio di sorridere.All' inizio pensavo che avrei potuto farlo anche io ,ma ora no.E mi dispiace ,ma sarà per paura (non so di che ,ma non si possono spiegare tutte le paure che ci perseguitano!),sarà per codardia ,sarà per qualcos'altro ma non credo ,ora come ora,di esserne in grado! Non è una cosa semplice da fare ,devi dare tutta te stessa per far stare bene gli altri e forse finchè non trovi confindenza in te, o meglio, non ti trovi ancora "in te stessa" il risultato sarà mediocre.Non voglio con questo giustificarmi ,ma non mi andava di riempire questo post di frasi fatte e di buoni sentimenti riguardo ciò di cui si è discusso nel seminario senza poi poter dare qualcosa di mio e di personale. (non so se mi sono spiegata,mi scuso della scrittura contorta ma è un flusso di pensieri...)Posso solo dire che l'avere partecipato al seminario "I care" mi ha fatto riflettere molto ed è stata una concreta dimostrazioene che la facoltà di medicina non è popolata da soli avidi di studio , di sapere e di tanta competitività ,ma anche di persone che si caricano di reponsabilità e contro ogni paura si impegnano a fare sorridere una bambino e strappargli di dosso il dolore di una malattia che lo sta privando degli anni più spensierati della sua vita.

Kataa



Davanti allo specchio
dipinge il suo viso,
pochi tratti veloci
per regalarsi un sorriso;
per far sì che allo sguardo
tu lo veda contento,
ma nasconde sé stesso
in un veloce momento.

Nella voce e nei gesti,
un po' mimo, un po' attore
ancora una volta
sa far tacere il suo cuore;
e i dolori, i pensieri,
le sue ansie di uomo
sa trasformare per te
in un piacevole dono.

In questo mondo meschino
che non sa più esser bambino
sa trovar le parole.
per strapparti al dolore.
E in un breve momento
tra un sorriso e uno sguardo
ti regala l'Amore;
e per sé...nemmeno un rimpianto

Compito 6: ''I Care''..breve commento

Che bella espressione: ''I Care''! Sapendo un po' di inglese, mi rendo conto di quanto possa essere piacevole sentirselo dire soprattutto nei momenti di maggior sconforto, come può essere la malattia. Ed è quindi, per questo, un argomento che riguarda da vicino la professione del medico. Il Medico è  una figura importante per il paziente poichè è un punto di riferimento ed un esempio di umanità, una caratteristica indispensabile (non solo per il medico ovviamente)  che è sempre più rara trovare ed è strettamente legata al concetto che si nasconde dietro l'espressione ''I Care''. L'uomo spesso è egoista,  non si preoccupa e non partecipa alla vita dell'altro ma non è sempre così. E uno degli esempi più rilevanti nella nostra comunità ospedaliera è il lavoro che svolgono i clown del Meyer, un'attività cominciata dal grande Patch Adams con la sua ''cura dell'umorismo''. Molti magari lo vedono come un semplice ''far ridere'' ma c'è di più: il travestirsi da clown per un paziente è un modo per dimostrare, tramite la propria ridicolizzazione, che egli è importante. Ed è lì, in quei momenti di risata, che la persona, il clown, annullando se stessa per cercare di alleviare il dolore e la sofferenza altrui diventa grande esempio di Umanità. Spesse volte saper di avere persone accanto, familiari o il medico stesso, che si preoccupano e fanno di tutto (applicando nel caso del medico tutte le sue conoscenze) possono aiutare il paziente a trovare la forza di combattere, non solo per sè ma anche per gli altri che, dimostrato il loro ''I care'', si vedono ritornare a loro volta quei sentimenti di umanità e filantropia che hanno donato.  

mercoledì 28 maggio 2008

Compito 8: I have a dream...

Ho finito di leggere lo scritto che riguardava la conferenza: ''I have a dream'' a cui non ho potuto assistere, ma nonstante la mia assenza vorrei, dopo una breve riflessione, scrivere qualche commento su uno dei temi che mi sta particolarmente a cuore: la preparazione professionale del medico partendo dal rapporto studente-professore. Questo rapporto non è uguale a quello che sussiste fra lo studente del liceo e il professore del liceo anche perchè il contesto in cui si trovano è diverso. I professori del liceo hanno difficoltà nel rapportarsi alla classe, perchè non è facile coinvolgere o appassionare 25 individui diversi ''costretti''a convivere per ben 5 anni insieme. Egli si trova ad affrontare giovani che ancora non sono ben formati caratterialmente e che spesso non sanno cosa vogliono dalla vita. Invece il professore universitario è agevolato da questo punto di vista, perchè si ritrova ad affrontare una platea di studenti che condividono bene o male gli stessi scopi e interessi e non hanno con loro un rapporto ''standardizzato'' visto che egli può porsi sì come soprastante allo studente, ma se vuole, può essere anche un rapporto di collaborazione con essi (ovviamente con coloro che si propongono e vivono lo studio e l'apprendimento in maniera attiva). Però egli si assume in teoria una grande responsabilità: si prende l'impegno di mostrare e appassionare alla professione i suoi studenti per poi portarli ad essere nuovi professionisti pronti a svolgere il loro mestiere in maniera corretta, umana e appassionata (poichè tutto ciò che viene fatto con passione riesce sempre meglio!). Il professore è un ''Maestro'' da seguire che deve mostrare allo studente inesperto come agire e, visto che la professione medica è soprattutto pratica, è necessario che egli sia un modello ed un esempio dato che la pratica si impara per imitazione. Per questo motivo, affinchè i casi di malasanità siano solo episodi, è necessario assicurarsi che i nuovi medici abbiano imparato da studenti la materia da ottimi professori. Perciò impegnamoci a migliorare il sistema in questo senso poichè per risolvere i grossi problemi bisogna cominciare da quelli più piccoli!

martedì 27 maggio 2008

COMPITO 5.IL CONTESTO


Premetto che la matematica mi è sempre piaciuta , dalle elementari sino a ora (anche se non ho più la possibilità di studiarla).Ha sempre esercitato su di me un certo fascino e il fatto di riuscire in una materia considerata cosi' austica per molti generava in me un piacevole senso di compiacimento!
Ovviamente ho conusciuto questa materia in modo più specifico al liceo e all' univesità(ho fatto un anno di biologia).E per nulla rimpiango di avere fatto lo scientifico.Ho cambiato in 5 anni 6 professori di matematica e anche se chi meglio ,chi peggio ha saputo farmi apprezzare questa materia.In particolare vorrei ricordare due professori ,che aldilà del mero calcolo per risolvere un'integrale o una derivata,hanno avuto la capacità ,attraverso la matematica,di spronarmi al ragionamento e alla riflessione e di farmi capire che il linguaggio che si cela dietro a simboli e numeri è solo l' anticamera di una scienza che detiene il sapere dell'universo!
Sono grata a questi professori perchè non mi hanno reso schiava di una formula o di un risultato del libro ,infatti passavano oltre gli errori di calcolo e consideravano lo svoglimento e il modo in cui si arrivava al risultato di un esercizio.
Atri professori,invece, si sono dedicati,vuoi per tempo (ah il tempo che brutta bestia!),vuoi per poca voglia di insegnare, a imbottirci di calcoli ,schemi ,trucchetti per "fare più veloce" . Questo metodo meccanico alla fine mi ha portato a essere concentrata solo sul fare i calcoli e cosi' si cercava di evitare errori di distrazione.

E' sicuro che l' esile programma che si fa al liceo sia solo un assaggio della vera materia ,però sono soddisfatta di quello che ho imparato e grata a coloro (professori,amici,fratello) che mi hanno aiutato !
ciaciao-KATAA


il contesto! compito numero....NON LO RICORDO!

Il mio rapporto con la matematica , devo ammetterlo non è stato mai dei migliori,forse perchè è stata sempre una materia che ho visto in maniera meccanica, come tanti esercizi da fare in continuazione senza saperne l'utilità pratica. Devo però ammettere che al liceo il mio caro prof di matematica ha sempre cercato di insegnarmi il contrario. Lui ha cercato sempre di farci capire come la matematica fosse un vero e proprio linguaggio, un lente diversa attraverso cui guardare il mondo, non ha mai voluto impartirci concetti senza un contesto che gli stesse dietro e devo dire che alla fine le ore che passavo a fare quella materia erano quasi divertenti( anche se i risultati erano il contrario). Mi ricordo che secondo lui c'era uno stretto legame tra la matematica e la filosofia e ha cercato sempre di infonderci questa sua credenza. A lui non interessava il risultato di un esercizio ma il riuscire a spiegare a parole come ci si era arrivati e non con una sfilza di passaggi che non erano altro che una valanga di numeri; il più delle volte infatti prendevano molto di più quelli che avevano spiegato ogni passaggio sbagliando il risultato che quelli che avevano fatto il contrario. Penso che se avessi imparato la matematica come una sfilza di equazioni e di numeri messi lì l'avrei rimossa molto volentieri e ora non sarei qui a scrivere quello che invece il mio professore è riuscito a lasciarmi.Penso che la matematica come ogni altra materia debba essere insegnata in maniera da saperla collegare al contesto in cui ci troviamo e non in maniera astratta come spesso si fa perchè credo che in questa maniera sarebbe di sicuro più apprezzata e forse la gente non la rimuoverebbe dalla proprio mente ma cercherebbe di applicarla!

lunedì 26 maggio 2008

I picture you in the sun wondering what went wrong
And falling down on your knees asking for sympathy
And being caught in between all you wish for and all you seen
And trying to find anything you can feel that you can believe in

May gods love be with you
Always
May gods love be with you

I know I would apologize if I could see your eyes
cause when you showed me myself I became someone else
But I was caught in between all you wish for and all you need
I picture you fast asleep
A nightmare comes
You cant keep awake

May gods love be with you
Always
May gods love be with you

cause if I find
If I find my own way
How much will I find
If I find
If I find my own way
How much will I find
You

I dont know anymore
What its for
Im not even sure
If there is anyone who is in the sun
Will you help me to understand
cause I been caught in between all I wish for and all I need
Maybe youre not even sure what its for
Any more than me

May gods love be with you
Always
May gods love be with you

mercoledì 21 maggio 2008

“Just Like Heaven” The Cure

Show me how you do that trick
The one that makes me scream he said
The one that makes me laugh he said
And threw his arms around my neck
Show me how you do it
And I promise you I promise that
I’ll run away with you
I’ll run away with you

Spinning on that dizzy edge
I kissed his face and kissed his head
And dreamed of all the different ways I had
To make him glow
Why are you so far away? he said
Why won’t you ever know that I’m in love with you
That I’m in love with you

You, soft and only
You,lost and lonely
You, strange as angels
Dancing in the deepest oceans
Twisting in the water
You’re just like a dream
You’re just like a dream

Daylight licked me into shape
I must have been asleep for days
And moving lips to breathe his name
I opened up my eyes
And found myself alone alone
Alone above a raging sea
That stole the only boy I loved
And drowned him deep inside of me

You, soft and only
You, lost and lonely
You, just like heaven

You, soft and only
You, lost and lonely
You, just like heaven

canzone stupenda... a fianco la traduzione! ;-)

domenica 18 maggio 2008

ciao piccolette, forse stasera ho voglia di usare il nostro blog per sfogarmi un po'...è così difficile farlo faccia a faccia...a volte mi meraviglio di come sia possibile che le persone apparentemente più estroverse del mondo siano quelle che più fanno fatica ad aprirsi...ma ogni tanto si scoppia e non ci si fa più...lo chiamerò lo sfogo delle 21 e 24:-)
chissà perchè penso così tanto?
se mi concentro è la fine, quasi mi scoppia il cervello da quanto penso, dalle domande dagli interrogativi...non me lo so spiegare...la settimana scorsa è morto un amico, che non vedevo da tanto, ma pur sempre un amico...in un incidente con la moto...e allora le domande, i dubbi mi assalgono...perchè?perchè a 21 anni?perchè fa così impressione, perchè fa stare male nonostante gli anni passati?perchè è tutto così ingiusto?
fa riflettere...il mio pensiero va ai genitori, va a matteo, va ai miei amici...quelli più stretti, quelli che vanno in moto tutti i giorni, quelli che sfiorano i 200, e.....sì, il mio pensiero va anche a lui...che in moto fa il pazzo...e quasi mi fa più male volergli così bene, preoccuparmi così tanto per lui, ancor più male del pensiero che possa capitargli qualcosa...
e tutto si mescola, tanto è sempre così...si accende una miccia e tornano fuori milioni di problemi, o forse neanche uno, è solo lo stato d'animo...
però cazzuto sto' stato d'animo...non ne posso proprio più a volte...mi fa soffocare, vorrei non fingere mai, ma non so come si fa, non ci riesco...sempre il sorriso...
la paura di non farcela, la famiglia, gli amici, l'amore....
ma tranquille...domani di nuovo il sorriso.... :-)

venerdì 16 maggio 2008

Compito 5: il valore del contesto

Vorrei esprimere anche io  un piccolo pensiero riguardo al fatto che purtroppo molto spesso tra gli insegnanti (e non solo) è diffusa l'idea che la Cultura per eccellenza sia un semplice ''riempire'' la mente con nozioni. Per me invece la cultura è ben altro. Essa non può certo prescindere da un puro nozionismo di base ma deve allo stesso tempo cercare di andare oltre, poichè se così non fosse si arriverebbe ad essere solo degli automi che eccellono nelle settimane enigmistiche (senza nulla togliere a queste forme di svago). Io ho sempre cercato nel mio piccolo di guardare oltre la semplice definizione; questo inizialmente per un semplice problema pratico che riguardava lo studio, dal momento che se non provavo a contestualizzare gli argomenti studiati, tutto lo studio che facevo si rivelava del tutto vano e di breve durata perchè niente di esso mi restava in mente. E questo si è rivelato utile, in base alle mie esperienze personali, non solo per me ma anche per altri studenti. Io penso sinceramente che gli studenti si appassionerebbero molto di più a materie come ad esempio la matematica, che è probabilmente una delle materie più ostiche per gli studenti, e credo che la difficoltà che essi incontrano è proprio per questo motivo, ovvero perchè si rivela solo come una pura astrazione. Infatti noto che, dando ripetizioni nelle varie materie a giovani studenti del liceo, essi tendono a ripetere la Storia e altre materie come si suol dire a ''pappagallo'', senza ragionarci e senza vedere soprattutto che quello che studiano sia molto più presente e vicino di quello che pensano. Inizialmente (e a volte anche oggi)  anche a me capitava di fare lo stesso errore in materie come la Matematica ad esempio, in cui probabilmente il mio sforzo non era abbastanza per farmi vedere oltre la semplice funzione matematica.   

martedì 13 maggio 2008

lezione di genetica di oggi:
analisi della Sindrome da Cocktail party, sindrome che hanno i bambini che si trovano a loro agio in mezzo agli altri, a cui piace fare conversazione e fare i buffoni.....
oggi ho quindi scoperto di essere affetta da una grave mallatia genetica!!!!
e penso che anche il caro biagio avrà riscontrato sintomi di tale patologia...
hihihi :-)

venerdì 9 maggio 2008

Misura per Misura di W. Shakespeare

...Se ti perdo, perdo una cosa che solo i pazzi vogliono conservare. Tu sei un soffio, tu sei schiava di tutti gli influssi del cielo che affliggono, ogni istante, questo ricettacolo di carne in cui dimori. Tu, vita, non sei altro che la buffona della morte, poichè ti affanni per evitarla, la fuggi ma non fai altro che correre verso di lei. Non sei certo nobile, vita, poichè tutta la pompa di cui ti ricopri è alimentata da miseria corporale. Tu non sei affatto valorosa, poichè hai terrore della molle e tenera lingua forcuta di un misero verme che ti mangerà. Il tuo miglior riposo è il sonno, e addirittura spesso te lo procuri, e tuttavia, vita, temi la morte, che non è più di un sonno. Tu non sei solo te stessa, poichè il tuo esserci è composto di migliaia di granelli di polvere. Non sei felice, vita, poichè ciò che non hai ti affanni sempre per ottenerlo, e ciò che hai lo dimentichi subito. Non sei fedele, non sei costante, poichè il tuo umore muta a seconda di come muta la luna. Più sei ricca, vita, e più diventerai povera, poichè, come un asino che piega il dorso sotto ai lingotti d'oro, trasporti tutte le tue pesanti ricchezze per la durata di un solo viaggio, e la morte ti libera di quel peso dorato. Non hai un solo amico, vita, poichè gli stessi organi che ti chiamano madre, e che tu hai generato, maledicono la gotta, i reumatismi e il catarro perchè tardano ad annientarti. Tu non hai giovinezza nè vecchiaia, ma solo una specie di sonnellino dopo pranzo in cui sogni tutte e due, tutta la tua beata giovinezza vuole dormire come se fosse anziana, come chiedesse l'elemosina del sonno alla immobile, paralitica vecchiaia, e quando sei diventata vecchia e sei diventata ricca, o vita, non hai più nè calore, nè passione, nè vigore, nè bellezza per goderti la tua ormai inutile ricchezza. Che cosa c'è, allora, in questa cosa che noi chiamiamo vita?...

martedì 6 maggio 2008

domenica 4 maggio 2008

VI VOGLIO CARICHE(...è una parola grossa!!)!

ah dimenticavo..ALLE AMIKE BLOGGHETTARE... TANTI BACINI FORTUNELLI X L'ESAME!! nn vedo l'ora ke ce lo siamo levate.....nn se ne puo' piu'!!!!!!

RICERCA IN PUBMED-xeroderma pigmentoso

PUB MED è DAVVERO UN POZZO SENZA FONDO DI INFORMAZIONI...MA X NOI MEDICI ALLE PRIME ARMI.....MILIARDI DI TERMINI NUOVI E INCOMPRENSIBILI...TRA FARMACI, ANTIBIOTIICI E PATOLOGIE ALIENE!

INTRODUZIONE.
La riparazione del DNA è un processo che opera costantemente nelle cellule; essa è essenziale alla sopravvivenza in quanto protegge il genoma da danni e mutazioni nocive
.Nelle cellule
umane, sia le normali attività metaboliche che i fattori ambientali (quali i raggi UV) possono causare danno al DNA, determinando almeno 500000 singole lesioni molecolari per cellula al giorno[1]. Tali lesioni provocano danno strutturale alla molecola di DNA, e possono alterare in maniera drammatica il modo in cui la cellula legge le informazioni contenute nei suoi geni. Di conseguenza, il processo di riparo del DNA deve lavorare in continuazione, per correggere qualsiasi danno nella struttura del DNA.
Quando la cellula invecchia, tuttavia, la velocità di riparazione del DNA decresce fino a che non può tenere più il passo con la creazione del danno al DNA. A quel punto la cellula va incontro ad uno dei tre possibili destini:
-Uno stato di dormienza irreversibile, detto senescenza.
-Il suicidio della cellula chiamato apoptosi o morte cellulare programmata.
-La carcinogenesi, ossia la formazione del cancro.

Difetti nei meccanismi NER(riparazione per escissione nucleotidica) sono responsabili di diversi disordini genetici, quali:

Xeroderma pigmentoso: ipersensibilità alla luce solare/UV, che determina aumentata incidenza di cancro alla cute ed invecchiamento precoce
Sindrome di Cockayne: ipersensibilità a raggi UV e ad agenti chimici
Tricotiodistrofia: sensibilità della pelle e fragilità di unghie e capelli

Lo XERODERMA PIGMENTOSO è una rara forma ereditaria recessiva delle fotodermatiti dirette più importanti, che determina aumentata incidenza di cancro alla cute ed invecchiamento precoce. Colpisce gli infanti arrivando a scottare il bambino anche se si trova dietro il vetro di una finestra.I sintomi e i segni clinici presentano una fotosensibilità estrema, cheratosi, comparsa di tumori della cute.

venerdì 2 maggio 2008

Posso dire che sono completamente fusa... questo esame di anatomia è a dir poco distruttivo! Biologia, fisica,chimica...NULLA IN CONFRONTO A QUESTO! Voci che dicono che la gente l'ha studiato in una settimana e che è passata e io dico BEATI VOI,vorrei sapere come avete fatto!...I muscoli sono un impresa impossibile,sarò alla millesima ripetizione e vi giuro è LA PRIMA VOLTA IN VITA MIA che continuo a ripetere e dimenticare subito dopo e obbiettivamente mi chiedo,ma sono stupida io?ma visto che non mi reputo stupida posso affermare che i muscoli sono insopportabili!!!!!!....300 MILIARDI DI VOLTE MEGLIO ISTOLOGIA, almeno lì si fanno dei discorsi, anatomia è pura memoria,un milioni di nomi da ripetere uno dietro l'altro....e poi la cosa che mi fa rabbia è che alla fine sarà un esame di puro culo,un malefico TEST,che se le domande sono facili non è malefico ma in caso contrario....con la mia sfigazza...Insomma speriamo che ci vada bene ragazze!...l'importante cmq è toglierselo perchè voglio cambiare materia!!!!!!!

florence life style