venerdì 16 maggio 2008

Compito 5: il valore del contesto

Vorrei esprimere anche io  un piccolo pensiero riguardo al fatto che purtroppo molto spesso tra gli insegnanti (e non solo) è diffusa l'idea che la Cultura per eccellenza sia un semplice ''riempire'' la mente con nozioni. Per me invece la cultura è ben altro. Essa non può certo prescindere da un puro nozionismo di base ma deve allo stesso tempo cercare di andare oltre, poichè se così non fosse si arriverebbe ad essere solo degli automi che eccellono nelle settimane enigmistiche (senza nulla togliere a queste forme di svago). Io ho sempre cercato nel mio piccolo di guardare oltre la semplice definizione; questo inizialmente per un semplice problema pratico che riguardava lo studio, dal momento che se non provavo a contestualizzare gli argomenti studiati, tutto lo studio che facevo si rivelava del tutto vano e di breve durata perchè niente di esso mi restava in mente. E questo si è rivelato utile, in base alle mie esperienze personali, non solo per me ma anche per altri studenti. Io penso sinceramente che gli studenti si appassionerebbero molto di più a materie come ad esempio la matematica, che è probabilmente una delle materie più ostiche per gli studenti, e credo che la difficoltà che essi incontrano è proprio per questo motivo, ovvero perchè si rivela solo come una pura astrazione. Infatti noto che, dando ripetizioni nelle varie materie a giovani studenti del liceo, essi tendono a ripetere la Storia e altre materie come si suol dire a ''pappagallo'', senza ragionarci e senza vedere soprattutto che quello che studiano sia molto più presente e vicino di quello che pensano. Inizialmente (e a volte anche oggi)  anche a me capitava di fare lo stesso errore in materie come la Matematica ad esempio, in cui probabilmente il mio sforzo non era abbastanza per farmi vedere oltre la semplice funzione matematica.   

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