domenica 21 settembre 2008

I HAVE A DREAM- SHOULD BE REALITY!

leggevo il testo del maestro di biochimica italiana Benedetto de Bernard a proposito della didattica nell'universita' medica e del rapporto medico-paziente e questa è una tra le tante cose utili che questo corso mi ha offerto...Mi ha porto vari spunti di riflessione sul modo di affrontare il nostro corso di studi e il nostro futuro lavoro , potendo fare tesoro delle opinioni di un uomo con piu' di 40 anni di insegnamento sulle spalle e una grande apertura mentale, intentendo con questa un trinomio, a mio avviso inscindibile, di preparazione , senso pratico e sensibilita' nell'agire e nel pensare.
Tra le varie problematiche prese in esame, mi ha fatto letteralmente venire i brividi la definizione di cultura : " colto non vuol dire munito di una testa piena, ma sapere, saper fare, saper essere e infine saper sapere" perchè , come Geroge Orwell afferma ,molto spesso i libri che piu' ti colpiscono (in questo caso le riflessioni) sono quelli che ti dicono cio' che hai sempre pensato, ma con un ordine ed una sistematicita' da far acquisire al pensiero un valore nuovo, diverso..
Ha analizzato a fondo il problema della didattica medica, affermando che il risultato dell'apprendimento dipende dall'intensita' emozionale dell'incontro docente-discente(e uno studente sa quanto sia vero!!) ; mi ha insegnato in anticipo rispetto al mio corso di studi che un'anamnesi fatta bene è meta' della diagnosi in quanto "il corpo e la mente sono inscindibili e il primo è lo specchio della seconda"; che non vi sono mai certezze intramontabili in medicina ed è il pensiero critico ,e nn il semplice assenso, a permetterne la continua evoluzione.
Infine, che bello sentir dire a luminare del sapere qual'è il dott. de Bernard, che il motore della vita tanto quanto del lavoro sia l'amore verso quanto tutto cio' che ci circonda (l' I care), indipendentemente dal "ma o dal se"....
ed io che pensavo di essere all'antica!!!

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